L’iniziativa di due unità di strada della storica coop Magliana 80, ogni squadra composta da un medico e da uno psicologo: “Il Covid-19 è anche un lutto sociale”, spiega lo psicoterapeuta Guglielmo Masci, “da qui, l’importanza di ricevere un supporto oltrechè sanitario anche psicologico”. E cercheranno di replicare in altri quartieri
Mascherine antivirus di tipo FFP2 per la protezione respiratoria e guanti monouso in nitrile sono stati distribuiti, gratuitamente, questa mattina agli abitanti del quartiere dagli operatori della Cooperativa Magliana ’80: l’associazione onlus da anni al fianco di tossicodipendenti, ludopatici e senza fissa dimora.
Dalle 11 alle 13, nel parcheggio antistante il supermercato Conad, in via della Magliana 224, sono stati consegnati anche materiali informativi e preventivi sul contagio da Covid-19. In due ore un centinaio di persone, per lo più anziani o con problemi cardiaci e respiratori, hanno fatto rientro a casa con guanti (200), mascherine (oltre 100) e opuscoli informativi (800) contenenti risposte alle domande più frequenti, come ad esempio “gli antibiotici sono efficaci nella prevenzione e trattamento del nuovo coronavirus?” oppure “il nuovo Covid-19 colpisce solo le persone anziane o anche i più giovani?”, solo per citarne alcune.
Si tratta del primo intervento sperimentale realizzato da alcuni degli oltre 100 operatori sociali, tra medici, psicologi, infermieri, educatori, che collaborano con la onlus. “Ma cercheremo di replicare – promette Guglielmo Masci, psicoterapeuta, docente di psicologia clinica a Tor Vergata e coordinatore dell’iniziativa – abbiamo però bisogno di risorse economiche, ogni mascherina ci è costata 16 euro”.
Sul posto, due Unità di strada, ogni squadra composta da un medico e da uno psicologo: “Il Covid-19 è un lutto sociale – ne è convinto Masci – Molti cittadini hanno raccontato di avere paura, di sentirsi soli e di aver perso i punti di riferimento. Altri, invece, hanno già avuto attacchi di panico e stati d’ansia, oppure un inizio di depressione”. Da qui, l’importanza di ricevere un supporto oltrechè sanitario anche psicologico. “Aiutiamoci l’uno con l’altro – si legge in uno degli opuscoli realizzati dall’associazione – Lasciamo il virus fuori dalla porta”.