Le attività propongono una esperienza attuativa del sistema comunicativo.
Sono utilizzate metodologie di teatro sociale e di comunità. Ci si avvale di tecniche pre-espressive teatrali, di drammatizzazione, riconducibili al teatro dell’oppresso, alle arti visive per sperimentare in prima persona come la comunicazione personale composta da linguaggi verbali e non verbali agisce nella vita quotidiana, per investigare, raccontare e rappresentare contesti e ruoli sociali. Il pre- espressivo introduce il corpo-mente a tecniche extra-quotidiane basate su principi-che-ritornano transculturali, definiscono il campo della pre-espressività e promuovono la conoscenza del bios scenico; la mimesis: risveglia l’istinto della mimazione per percepire consapevolmente l’espressione corporea, per scoprire la relazione armonica esistente tra il corpo e la voce, per ritrovare un rapporto naturale tra il significato vitale dei vocaboli e la gestualità del proprio corpo per sperimentare la sensibilità espressiva, interpretativa e di relazione con gli altri e l’ambiente circostante; il teatro immagine: l’immagine/scultura corporea per raccontare e analizzare biografie personali e sociali, dinamizzando le immagini osservare/esplorare/interpretare il linguaggio analogico. Usare il corpo per mostrare la realtà. Corpo/segno esplorare il proiettarsi fuori da sé con un movimento libero e tornare dentro sé con il segno grafico, e viceversa dal segno grafico sulla carta al movimento nella tridimensionalità dello spazio con il colore nero ed il colore bianco, cogliere la differenza tra il sentire e l’agire, osservare come l’interazione consapevole produce significati, veicola informazioni e diviene fonte di conoscenza, potenziale di relazione e comunicazione. I riferimenti teorici a cui fa capo la metodologia proposta sono: Stanislavskij, Artaud, Decroux, Brecht, Strasberg, Grotowski, Beuys, Watzlawick, Bateson, Winnicot, Gordon, Vayer, Rodari, Munari.
Un percorso espressivo per contribuire a valorizzare abilità, competenze e conoscenze da utilizzare creativamente come strumenti per la promozione di accoglienza, ascolto attivo e gestione creativa dei conflitti, nella costruzione di relazioni sociali, comunicative, partecipative consapevoli e criticamente orientate ai valori della socialità educata.
Attività:
- Presentazione ed introduzione alle attività;
- Rilassamento, decontrazione;
- Giochi di attivazione e di fiducia;
- Configurazioni corporee;
- Dinamica del movimento e movimento libero;
- Segno/corpo: il bianco, il nero;
- Teatro Immagine: giochi propedeutici per maneggiare la tecnica;
- Lavori di gruppo per individuare contesti sociali da mettere in scena con il Teatro Immagine;
- Circle time di condivisione
Metodologia e Strumenti:
ci si avvale di una metodologia della pedagogia teatrale ed artistica che coniuga saperi, tecniche e linguaggi del teatro, delle arti visive, delle arti plastiche e multimediali con una processualità maieutica auto-formativa. Le attività si svolgono ponendo attenzione alle caratteristiche del gruppo, adattando la scelta delle tecniche e dei contenuti alle esigenze dei partecipanti e alla necessità di assicurare un’ampia partecipazione nel rispetto delle differenze individuali. La presenza di genere nella co- conduzione promuove un modello educativo equanime tra i generi.